martedì 15 luglio 2008

Fondi pensione: a un anno dalla riforma il bilancio è pesantemente negativo.

Da maggio 2007 i fondi negoziali, secondo la Covip*, hanno perso l’1,9%, mentre il tfr ha reso il 3,6%. Le adesioni crescono poco o addirittura calano. Non aderiscono i giovani Non si è dovuto aspettare troppo perché si capisse che affidare il tfr ai fondi era peggio che giocare a bingo.

La previdenza integrativa non è decollata e il progetto di smantellare la previdenza pubblica è sostanzialmente fallito. E’ questo il giudizio che emerge dai dati ad un anno dal tentativo di scippo del Tfr a favore della previdenza privata.

In un anno i maggiori fondi aziendali o di categoria hanno perso l’1,9%, con punte dell’8/10% per le linee azionarie mentre Tfr in azienda si è rivalutato del 3,6%.
Tra mancato guadagno e perdite realizzate chi ha conferito ai fondi il tfr ha perso il 5,5%.

E’ bastato un anno per far capire che c’e un forte rischio per il salario dei lavoratori e guadagnano, a prescindere dalla resa dell’investimento, solo i gestori, le banche e gli speculatori che hanno la possibilità di “giocare” con i soldi dei lavoratori.

Alla fine di aprile 2008, sono circa 4,65 milioni gli aderenti alla previdenza complementare, un quinto dei circa 22 milioni potenziali sottoscrittori. Tra i 12,2 milioni di dipendenti privati aderisce solo il 25%, circa tre milioni di lavoratori.

In fatto di adesioni nei primi quattro mesi del 2008, si registrano rallentamenti, e addirittura cali. Inoltre i fondi, non convincono giovani e i precari già sfruttati e mal retribuiti.

Saggiamente la stragrande maggioranza dei lavoratori, come proposto dalla Cub, continua a tenere il Tfr in azienda.

La Cub ritiene che non vada abbassata la guardia anzi va rafforzato l’impegno per:
1. Rivendicare, per i lavoratori iscritti ai fondi chiusi, il diritto (oggi negato) al recesso e ad interrompere i versamenti e richiedere quanto versato.
2. Informare i nuovi assunti sui rischi dello scippo del tfr a favore dei fondi pensione e sul fatto che devono esprimere la propria eventuale contrarietà entro 6 mesi dall’assunzione.
3. Rilanciare la previdenza pubblica, strumento unico, universale ed insostituibile per assicurare il mantenimento del reddito percepito prima del pensionamento.

*Covip. Comitato di vigilanza fondi pensione


Milano 23/06/2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho fatto il fondo pensione da 10 anni con cometa e adesso starà andando a picco immagino..........che palle !!!

FLMU.WIND ha detto...

Già che sono gestiti da banche e assicurazioni dovrebbero far riflettere...